A Pordenone il 15 novembre la cooperativa Pietra di scarto presenta l’esperienza del solidale italiano

Legge 109 del 1996: la società civile diventa protagonista della lotta alle mafie, attraverso la possibilità di riappropriarsi dei beni confiscati alla criminalità. Associazioni e cooperative iniziano ad utilizzare questi beni per dare opportunità di lavoro, per offrire cultura ed integrazione, per trasformare i luoghi simbolo del potere mafioso in laboratori di rinascita sociale ed economica. I consumatori hanno da subito iniziato a sostenere queste realtà, sia acquistando direttamente, con i Gruppi di Acquisto Solidale, sia attraverso l’associazione Libera e le botteghe del commercio equo e solidale, che commercializzano i prodotti del “solidale italiano”.

Fra le prime realtà produttive nate dopo la legge c’è la Cooperativa sociale “Pietra di scarto”. Dalla sua fondazione gestisce una Bottega del Mondo e dal 2010 conduce tre ettari di terreni nel foggiano, producendo pomodori ed olive “Bella di Cerignola”, che commercializza con il marchio “Solidale italiano” nelle Botteghe del Mondo, sotto forma di olive sott’olio e paté d’olive.

Il presidente della cooperativa, Pietro Fragrasso, presenterà la cooperativa, la sua storia ed i suoi prodotti venerdì 15 novembre alle ore 20.30 all’interno della rassegna “Food for Future”, organizzata dalla bottega “L’altra metà” di Pordenone.

L’incontro si svolge a Pordenone, presso il negozio Altromercato, in via Martelli 6.